La Psicologia Ambientale osserva e analizza il comportamento dell’uomo (e i suoi pensieri) derivante dalla relazione con l’ambiente in cui si trova a vivere, dove per ambiente si intendono sia i luoghi aperti (naturali o artificiali, come parchi o piazze) sia gli spazi chiusi (la propria abitazione, il luogo di lavoro, le scuole).
Gli psicologi ambientali applicano la ricerca scientifica per analizzare nel dettaglio l’interazione tra uomo e ambiente e, più precisamente, vengono prese in esame tre componenti fondamentali: le caratteristiche dell’ambiente, la tipologia di attività che le persone svolgono all’interno dell’ambiente esaminato, le rappresentazioni cognitive, che scaturiscono dalla relazione con lo spazio vissuto. L’obiettivo finale di queste osservazioni è mostrare sia gli effetti cognitivo- percettivi della relazione uomo/ambiente, sia gli effetti affettivi/emotivi.
Gli psicologi ambientali sono, inoltre, spinti dal desiderio di far emergere nelle persone una maggiore consapevolezza e coscienza ambientale, al fine di costruire, e quindi viverli, spazi e luoghi dove si possa rispettare e salvaguardare sia il rispetto e la salute dell’uomo sia quella dell’ambiente.
Gli studi della Psicologia Ambientale risultano molto interessanti e importanti anche in tema di Persone Altamente Sensibili (P.A.S.). Le persone altamente sensibili sono persone che hanno una sensibilità sensoriale maggiormente accentuata rispetto alla media: le P.A.S. percepiscono con una maggiore intensità stimoli sensoriali sottili, che altre persone neanche percepiscono, enfatizzati come per esempio nel disordine, in luci o odori intensi, forti rumori e simili. La conseguenza di tale sensibilità è una maggiore attivazione cognitiva ed emotiva delle P.A.S, che altera equilibri e serenità nella vita quotidiana.
La studiosa che per prima ha parlato, introdotto e studiato questo concetto è stata Elaine N. Aron agli inizi degli anni ’90 e, da questo momento in poi, sono cresciuti rapidamente gli studi e gli articoli che trattano questo aspetto, tanto che in tutto il mondo sono nati gruppi, che lavorano per fornire supporto, riconoscimento e strategie utili per tutti coloro che vivono questa realtà.
Il contributo della psicologia ambientale risulta per le P.A.S., una risorsa importante: avvalersi di studi scientifici per costruire e vivere ambienti in equilibrio tra uomo e ambiente permette di ridurre stanchezza e stress causata da spazi troppo affollati, chiassosi o disordinati; così come progettare spazi armoniosi può facilitare sia la concentrazione che il rilassamento. Elementi come l’intensità della luce (sia naturale che artificiale), dei colori, dei rumori, degli odori può peggiorare o migliorare la qualità della vita quotidiana di tutte le persone e, ancora di più, quella delle P.A.S..
In conclusione possiamo evidenziare come essere consapevoli dell’importanza di rispettare l’equilibrio tra uomo e ambiente permette di costruire e vivere luoghi che salvaguardano il benessere delle persone e del Pianeta.
Maria Francesca Basile – Psicologa